L'autore della "Commedia" è un punto di riferimento
di Domenico Cofano |
(da "il nuovo Foggia & Foggia" settimanale di informazione e affari) |
Si è
felicemente concluso, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università
di Foggia il secondo ciclo degli incontri su 'Dante nei secoli della letteratura
italiana', organizzato dalla Cattedra di Letteratura Italiana con il patrocinio
del Dipartimento di Scienze Umane e della Fondazione Piazzolla di Roma. Un
notevole e crescente successo di pubblico ha confortato l'iniziativa che ha
inteso disegnare un percorso originale e inedito, diretto a ripercorrere il
senso dell'alterna fortuna di Dante nel corso dei secoli. Le magistrali lezioni
di alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e stranieri, che hanno indagato
la presenza del modello dantesco in tutte le fasi della storia della nostra
letteratura, e in alcuni dei suoi autori più significativi (da Foscolo a
Montale), attraverso una ricognizione che si è affidata spesso alla rilevanza
dei rapporti intertestuali, hanno in tal modo fatto chiarezza sull'entità e sul,
significato dell'assunzione del modello trecentesco nella tradizione lirica
italiana, che è stato decisivo sia sul piano dell'offerta di un imponente
repertorio lessicale e stilistico, sia sul piano della costituzione di alcuni
temi della poesia contemporanea. In alcuni autori, addirittura, come in Gozzano
e in Montale, l'opzione dantesca è stata determinante ai fini delle loro svolte
'ideologiche'.
L'iniziativa, che vedrà il suo coronamento nella pubblicazione degli Atti, trova
peraltro la sua giustificazione, al di là della sua obiettiva validità
scientifica, nel tentativo di costituire a Foggia, attraverso il varo definitivo
di un progetto di letture dantesche, un punto di riferimento che valga a
inserire la Facoltà in un circuito di rapporti nazionali e internazionali,
sottraendola al rischio sempre incombente di un angusto provincialismo. La
scelta di Dante si spiega sulla base della considerazione che l'autore della
'Commedia' rappresenta il punto più alto dell'identità culturale dell'Occidente,
prestandosi, inoltre, alla predisposizione di percorsi interdisciplinari di
larga agibilità e una serie di attualizzazioni che, per quanto discutibili sul
piano strettamente scientifico, trovano una piena legittimità sul piano della
formazione pedagogica e dell'itinerario formativo.